lunedì 25 novembre 2013

Chitarrina alla paprika con asparagi e speck croccante


















Peccato che gia esista un Blog che si chiamá "la cuoca che copia", Io mi sento esattamente cosi. ´
Questa ricetta risale a tanti anni fa quando con i miei carissimi amici  Marco e Mario facevamo escursioni in giro per l´ Abruzzo e spesso finivamo per sederci al nostro ristorante preferito. Va bene. Lo ammetto, ho fatto qualche modifica, ma non perche´io sia un Grande chef, semplicemente perche´mi piace di piu´in questo modo. Voi fatelo come meglio vi piace!

 Fare la pasta all’uovo con 400gr di farina mista semola e grano tenero, 4 uova e 1 cucchiaio abbondante di paprika.
Mondare gli asparagi dalle parte dura dei gambi , tagliare le punte e mettere da parte.
Preparare della pancetta e un aglio e far andare in olio per 3-4 minuti a fuoco medio, aggiungere i gambi tagliati e far andare la cottura con un po’ di brodo vegetale. Togliere l’ aglio e frullare .Rimettere la salsa in padella aggiungendo una noce di butto e del latte (in questo modo si evita di aggiungere la panna).
Fate bollire le punte in acqua salata e aggiungere alla salsa di asparagi.
In una padella a parte rendete croccanti dello speck affumicato e spegnete.
Cuocete le chitarrine e saltate in padella con la salsa di asparagi , lo speck croccante e una spolverata di parmigiano e pepe nero

venerdì 22 novembre 2013

Pane tramezzino per farciture

Certo, posso capire che molti possano inorridire per il contenuto dell´olio di semi in questa ricetta. Io suggerisco sempre di valutare bene cosa si acquista: ci sono anche buoni oli di semi, anche nel classico ciambellone, per esempio, se si sostituisse l´olio di oliva che rende l´impasto troppo aromatico o "pesante" si otterrebbe un risultato piu´ "leggero" che si presta a differenti gusti.
Questa ricetta e´stata una rielaborazione eseguita a "ricordo" da una festa di compleanno per bambini. La signora che l´aveva eseguita aveva farcito sin da prima della cottura questo tramezzino. Io suggerisco la farcitura con un bel pate´di carciofini e tonno.


400gr di farina
100gr olio di semi
250gr di latte
3 uova
20gr di lievito di birra
zucchero
sale 

Mettete nel robot a sciogliere il lievito con lo zucchero, olio e latte. Aggiungete gli altri ingredienti. L' impasto è molto appiccicoso e dovete stenderlo aiutandovi con una spatola. ( può essere anche utile ungersi le dita con altro olio). Fatre lievitare almeno 1 ora e mezza due. Spennellate la superficie con un tuorlo d'uovo diluito con latte. Cuocete in forno a mx 180 gradi per 20/30 minuti dipende dalle dimensioni.

giovedì 21 novembre 2013

CRUMBLE DI ZUCCA E PATATE CON SPECK

Eccoci qua ad archiviare ancora qualcosa di decente che ancora si riesce a fare in cucina. Spero di realizzare al piu´presto un sito WEB della papera magra, visto l´evolversi degli eventi qui in Germania. Per il momento, ecco una proposta alternativa alla classica crema di zucca o torta rustica:


x 8 Pirottini di ceramica da dolce

300gr di zucca lavata e tagliata a dadini
mezzo porro
2 patate medie
sedano
zenzero
sale e pepe
150 gr di speck tagliato a dadini

crumble
40gr di farina di mais fioretto fine
80 gr di farina 0
80 gr di burro
60 gr di parmigiano grattugiato

Mettete a stufare le patate e zucche in una soffritto di porro e sedano con olio di oliva, aggiungete zenzero tritato o in polvere, sale e pepe. Aggiungete ogni tanto un goccino di acqua se tende ad attaccarsi troppo. Con una cottura a fuoco moderato basteranno 30 minuti. Quando sara´cotto, aggiungete i dadini di speck.
Mettete nel robottino o frullatore le farine mischiate, i pezzettini di burro freddo e parmigiano e formate delle grosse briciole.
Ungete i pirottini di ceramica con il burro per bene, siate generosi.
Mettete una cucchiaiata abbondante di verdure e le briciole di crumble.
Cuocete in forno ad alta temp di almeno 200oC per 12-15 minuti.
IO ho lasciato tutto in frigo la sera e cotto la mattina dopo..... 

venerdì 21 giugno 2013

Gamberoni marinati allo zenzero e lime con cuscus, vongole e fiori di zucchine

E' raro trovare qui a Francoforte verdure di stagione fresche, ma oggi dal mio "spacciatore" di fiducia non solo ho trovato dei fiori di zucchine Italiane bellissime, ma anche vongole lupini e gamberoni. Facile no? Preparare la cena così è proprio facile!
1 Kg di vongole lupini
300gr di fiori di zucchina
cipollotto
12 gamberoni
200 gr di cuscus
zenzero, lime
maggiorana, erba cipollina, menta, 1 pomodoro medio

Almeno 2 ore prima di cena, mettere a marinare i gamberoni con zenzero, lime,olio e sale.

Far aprire le vongole in padella con un aglio schiacciato, olio e pepe.
Filtrare e recuperare il fumetto.

Lavare e tagliuzzare le zucchine ancora attaccate ai fiori. Spadellare con mezzo cipollotto e il pomodoro mondato dai semi e il trito di erbe fresche. Allungare la cottura a fuoco medio aggiungendo anche dell' acqua e fumetto delle vongole per circa 10 minuti. Gli ultimi 2-3 minuti aggiungere anche i fiori sminuzzati (tenete da parte 2-3 fiori interi per la decorazione) e le vongole pulite dal guscio.

Aggiungete il rimanente fumetto nelle zucchine e fate andare a temperatura, quindi versate il cuscus, coprite e spegnete.

Fate scaldare per bene la piastra e cuocere gli spiedi di gamberoni, circa 5 minuti per parte.

Mettete nel piatto come più vi aggrada, io ho anche aggiunto dei fiori aperti e saltati velocemente in padella con pochissimo olio. :saluto:

giovedì 30 maggio 2013

Ferratelle allo zafferano

Quando si hanno origini modeste e contadine come quelle della mia famiglia, i ricordi hanno un sapore misto ad un pò di sofferenza ma sempre accompagnato dal piacere delle grandi feste intorno alla tavola. Ogni ricorrenza era preparata in anticipo con belle discussioni su "cosa fare da mangiare", quali dolci presentare, se invitare o no quella zia che poco stimava l' altra ed evitare così incidenti diplomatici e così via. Non vi aspettate però chissà quali piatti sontuosi. L' origine della cucina Abruzzese ha si delle influenze Napoletane, non dimentichiamo che siamo stati sotto il Regno Borbonico per tanto tempo,ma quelle forse più elegante e sofisticata si trova nel Teramano e ai confini con le Marche. Anche la cucina dell' entroterra Aquilano si differenzia molto da quella della costa Adriatica. Tornando al discorso dei cibi e sapori con cui sono cresciuta io, posso di nuovo confermare che sono delle realizzazioni semplici e fatte con le materie prime dei nostri orti e delle terre piene di ulivi : l' olia di oliva e' di sicuro l'  ingrediente principe per eccellenza presente sia nei piatti salati e nei dolci e per cui l' abbondanza era tale da venire usato anche per le fritture.

Quando ho letto la proposta del contest di Annaferna mordi e fuggi e delle Padelle fan fracasso mi è venuta voglia di partecipare e di riattivare questo Blog un pò trascurato. 
Questa che vi presento è la ricetta delle ferratelle allo zafferano (altro ingrediente di eccellenza Abuzzese). Le ferratelle si differenziano dalle "pizzelle" per la consistenza: le pizzelle sono morbide e fatte con uno stampo con incavi più profondi. Le ferratelle sono fatte con uno stampo con incavi meno profondi.
Questa ricetta in particolare che vi presento è tipica delle zone dell' entroterra della mia Regione che si differenzia appunto per la presenza dello zafferano che dona al dolce un sapore tipico e unico nel suo genere.
Ho anche pensato un pò gli ingredienti per aiutarvi a ripetere la ricetta e non fare come dice sempre mia madre: "con le quantità ti regoli"!

350 gr di farina 

4 uova di misura L
 zafferano dell'aquila in fili + mezza bustina in polvere
4 cucchiai di zucchero
8 cucchiai di olio extravergine d'oliva 
anice (1 bicchierino) 

Mettere in una ciotola tutti gli ingredienti con lo zafferano sciolto nel liquore. Mischiare per bene. Aiutandosi con un cucchiaio mettere un pò di impasto nello stampo unto rovente e far cuocere da entrambe le parti rigirando una volta.


Con questa ricetta partecipo al contest : Piacere ExtraVergine
Per accedere al Blog dell'iniziativa, digitate: QUI